Ristrutturazione Roma zona Vitinia

Ristrutturazione Roma zona Vitinia

Ristrutturazione completa di un appartamento risalente agli anni ’80 a Roma in zona Vitinia. Il nuovo design per delimitazione degli spazi interni ha prodotto dal punto di vista progettuale, rispetto alla distribuzione originale, una soluzione moderna, accogliente e funzionale.Sono stati ottimizzati alcuni spazi come la camera da letto singola mediante l’annessione di un ex ripostiglio trasformato in un utile cabina armadio. E’ stato conferito al soggiorno una maggiore ampiezza mediante la demolizone dell’angolo cottura e lo smaltimento di tutti i complementi di arredo considerati discordanti con il nuvo design. Di seguito alcuni passaggi del nostro lavoro di ristrutturazione.

Demolizioni e Smaltimenti

Come vuole ogni buona ristrutturazione,dopo aver stabilito come procedere insieme ai clienti abbiamo iniziato la demolizione delle parti necessarie per dare nuova vita agli spazi dell’abitazione. Allo scopo di creare nuovi ambient nelle aree della casa più usate.  

Arredo e luminosità naturale

Punto fermo di questo progetto è stata la scelta di un arredo per sfruttare al massimo la luce naturale entrante dalle finestre presenti, i nostri esperti hanno lavorato al massimo per soddisfare la richiesta pianificando un arredo nella maniera più ottimale possibile.

Tinteggiatura parti specifiche

Per il colore delle pareti delle camere da letto è stato scelto un colore griggio antracite. Reso più chiaro e luminoso all’occhio grazie alla tecnica di tinteggiatura della spugnatura.Producendo ottimi risultati e soddisfazione per il cliente.

Pavimentazione

Il gres effetto legno è una soluzione molto appagante per l’occhio: riproduce fedelmente il legno con le sue cromie, le sue venature e perfino con le sue imperfezioni. Il gres assicura un’ottima resa estetica insieme a un’estrema praticità e senza le attenzioni quotidiane e la manutenzione scrupolosa richieste da un pavimento di legno vero. Scelta che consigliamo spesso ai nostri clienti.

Ultimazione e lavori di finitura.

La scelta delle finiture è stata orientata su uno stile contemporaneo, bianco per le pareti, che conferisce ariosità e luminosità all’ambiente, fatta eccezione(come visto prima) per le camere da letto che sono state diversificate per la parete adiacente al letto.

Vitinina geografia

Si trova nell’area sud-ovest del comune, esternamente al Grande Raccordo Anulare, fra le vie Ostiense a nord e Cristoforo Colombo a sud. Vitinia confina a nord con la via Ostiense (al km 14), ad ovest con via di Mezzocammino, a sud con via Cristoforo Colombo, e ad est si affaccia sulla vallata di Malafede (il cui nome deriverebbe dalla vicina selva di Ostia, molto insicura in tempi passati).

Vitinina cenni storici

Nato nel 1946, è il più vecchio quartiere di Roma tra quelli sorti nel dopoguerra, con il nome di “Risaro”; iniziò ad espandersi sui terreni dei latifondisti Cerato, Di Marzi e Sirimaldi, non abusivamente, bensì con semi-convenzione comunale in atti dal 1948 all’Ufficio del Registro per le opere di urbanizzazione primaria.
I primi commercianti già nel 1949 avevano regolare licenza di vendita ed igienico-edilizia sul “viale dei Negozi”, attuale via Sarsina. Sui terreni acquistati da piccoli proprietari sono state edificate villette e palazzine spesso con giardino che raramente superano i due piani.
Il deposito militare di carburanti di Mezzocammino situato a Vitinia è stato scenario di un attacco tedesco durante la seconda guerra mondiale, alle 20:30 dell’8 settembre 1943, poco dopo l’armistizio proclamato alle 19:45 da Badoglio. Un nucleo autotrasportato di paracadutisti tedeschi della seconda divisione, la 2. Fallschirmjäger-Division acquartierata intorno a Pratica di Mare, lancia l’attacco di sorpresa allo sbarramento. Dopo una breve resistenza, i fanti della divisione Piacenza vengono sopraffatti insieme al Battaglione chimico a guardia del deposito carburanti di grande capacità di Mezzocammino, nel quale entrano senza colpo ferire conoscendo la parola d’ordine. Vengono sorpresi e catturati dodici uomini, due cannoni e una macchina mitragliatrice. Nonostante i bombardamenti subiti dagli alleati nel 1944, il Deposito è rimasto in attività fino agli anni ’70, continua ad essere amministrato dall’Esercito Italiano e la sua capacità nelle gallerie in calcestruzzo armato è di circa 15 milioni di litri di carburanti divisi in gasolio e benzina.

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